giovedì 4 agosto 2016

Questo è il primo giorno della tua nuova vita

 02.04.2009
Il fumo gli entra negli occhi e lo fa tossire quando mette piede per la prima volta nel cafè degli artisti. Quelli della classe di pittura lo chiama così, ma lui non è sicuro che abbia davvero quel nome. E' una piccola bettola a Whitechapel, dall'ingresso schiacciato tra due palazzi troppo grossi, e con gli interni che forse sono stati rubati ad un pub irlandese degli anni sessanta.
C'è chi dice che sia un ritrovo di drogati, chi dice che sia la culla perfetta per l'arte e lui ancora non ha capito quanto le due cose siano sullo stesso piano.
Lee se ne sta seduto su un divanetto con altre persone che lui ovviamente non conosce, alcune sono donne e ridono sguaiate come non mai, passandosi una canna con disinvoltura.
Il proprietario dietro il bancone nemmeno li guarda, intento a servire un boccale di birra all'avventore mezzo svenuto sul suo bancone.

Lee, mi..avevi invitato, ricordi? Una serata fra amici..

Ma non riesce nemmeno a finirla la frase che il ragazzo gli fa cenno di avvicinarsi, ridacchiando mentre si china in avanti e prepara quelle che sembrano due strisce di coca. Lui resta praticamente di sasso. Fissa la polverina bianca con una sorta di ansia nello sguardo, le labbra vengono inumidite e lo sguardo torna verso il proprietario.

Tranquillo Mel, il vecchio Bill non c'ha problemi con questa roba..nemmeno tu, vero?

Il tono di Lee lo fa apparire completamente diverso dal ragazzo timido dell'accademia, tutto quadri e balbettii. Il migliore dell'istituto intero, ha vinto anche parecchi premi, la sua foto sugli annuari e sulla parete del corridoio al secondo piano, la targa..

Allora? Ti muovi o vuoi restare li in piedi? Dai, ti presento Elena, Milly e Janet, vedrai che ti diverti un sacco con noi..

Una risata spezza l'aria, la musica alta entra nelle orecchie, e lui resta stoicamente in piedi. Ingoia saliva e sembra completamente immobilizzato, ansante. Ci vuole poco perchè Lee capisca qualcosa, un cenno e una delle ragazze si alza, avvicinandosi. E' Janet, ha i capelli marroni e lisci, due occhi color cioccolato che la illuminano e la rendono dolce, quando sorride due fossette si disegnano ai lati del volto e rendono il suo visi così dolce da farlo sciogliere solo guardandola.

Andiamo Mel..ti chiami così vero? Andiamo, vieni con noi, vedrai che sarà divertente

Sente le mani della ragazza accarezzargli il collo, avverte una pressione dietro la schiena e nemmeno si rende conto di essersi seduto, confuso e intimidito, sente il calore delle donne intorno a se, due labbra che si premono dietro il suo orecchio e un brivido lungo la schiena.

Rilassati, andiamo..lo facciamo insieme, sarà una bella serata, non l'hai mai fatto? Ti piacerà.

Avverte un formicolio alle dita, mentre si stringono intorno alla banconota che gli viene passata, Janet preme la mano contro la sua nuca, aiutandolo a chinarsi e il respiro fa il resto. Il bruciore è insostenibile, la sensazione subito dopo è di decollare con un razzo sulla luna. Nessun pensiero, nessuna paura, si sente improvvisamente in grado di vincere su tutto. Su tutti. Di dimenticare ogni cosa.
Sente le mani di donna intorno al volto, Lee che urla da qualche parte e Elena che ride sguaiata. Le labbra di Janet si fondono alle sue in un bacio profondo che gli rigira lo stomaco, quando posa gli occhi su di lei sa già che è amore.

Melly, questo è il primo giorno della tua nuova vita.

Glielo soffia sulle labbra e lui sa già che sarà proprio così.

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