mercoledì 8 febbraio 2017

Talking with the devil inside me.

C'é una musica pressante che gli entra nel cervello e sembra martoriarlo, ma non sa da dove viene. Si trascina a carponi fino allo stereo portatile posato sul pavimento ricoperto da una moquette che ha visto giorni migliori e chiude gli occhi lasciandosi cadere al suo fianco. Non ha la forza nemmeno di premere uno stupidissimo bottone e gli viene da ridere per la stupidità del momento.
La roba era troppo buona, o ne ha infilata troppo in vena, non abbastanza per una overdose, questo è certo, ma abbastanza per intorpidirlo. Nemmeno si rende davvero conto del down che inizia a coglierlo d'improvviso, il dolore alle ossa, i crampi alle mani e il sudore che gli scivola lungo la fronte e il collo

"E ora riprendiamo con le notizie del giorno: Continua il maltempo in tutta Cleveland imbiancata dalle raffiche di neve cadute negli ultimi giorni.."

La musica quantomeno è cessata, si volta girandosi su un fianco mentre un colpo di tosse lo scuote come se dovesse vomitare. Ha quella sensazione, forse deve davvero vomitare?

"Grazie alla prevenzione esercitata nelle settimane antecedenti alla perturbazione però, non sono ancora stati riscontrati problemi alla circolazione...la tua invece è messa proprio male eh?"

La radio ha parlato, cioè, ovviamente ha parlato, ma ha parlato a lui. Gli occhi cerchiati di rosso si posano sulla plastica tinta di blu dell'apparecchio, le labbra secche si aprono in una espressione meravigliata.

"Cos..?"

"Ti consiglierei un medico Mal, ma scommetto che ti rinchiuderebbe da qualche parte e butterebbe la chiave. Ottima mossa a mio parere, cioè..un assassino, drogato e anche stupratore. Non dire che non è vero...Lo sappiamo entrambi che lo sei."

Cerca di alzarsi, posa i palmi sul pavimento e si da la spinta per tirarsi su, ma le ossa fanno male e ricade sulla moquette, il naso premuto contro la stoffa ruvida. Gli viene da piangere.

"Guarda come sei ridotto... dovresti solo vergognarti sai? Ma lo so che sei ridotto così proprio perché ti vergogni eh? Cosa direbbe la tua Tanja? Ha mollato BigB per quel motivo, cosa direbbe se sapesse delle belle ragazze che ti porti qui con la scusa di book fotografici a poco? È violenza anche quella, non ne sono sicuro..ma penso che la SVU sia già sulle tue tracce."

Porta una mano all'orecchio premendo con forza. Le unghie si infilano nella pelle della guancia, ma sente ugualmente la radio. Il presentatore ha un accento incredibilmente famigliare.

"E Florence? Ah..la bella Francesina, vorresti affondare in lei, nel suo corpo come nella sua mente, ma qualcuno è arrivato prima di te. Peccato. Dalle tempo e capirà cosa fare. Darà il tuo bambino a qualcuno migliore di te, qualcuno capace...hai scelto la tattica sbagliata."

Da un cazzotto al pavimento, le dita cercano nella moquette finché non raggiunge il fornellino e il kit al suo fianco, Ingoia saliva recuperando la siringa già pronta che porta alle labbra per staccare con i denti il cappuccio dell'ago.

"Oh andiamo, vuoi salutarmi cosi? Ancora non mi sono divertito abbastanza! Piccolo figlio di puttana...e sai che non mento."

La risata scivola dalle proprie labbra, e per un attimo non capisce nulla, nemmeno chi sta parlando esattamente. Si rigira con la schiena sul pavimento e si alza facendo forza con gli addominali, un mugolio disperato gli rotola dalla gola mentre si guarda il braccio. afferra con indice e pollice della stessa mano che tiene la siringa, la cintura ancora arrotolata intorno al braccio opposto, così da accompagnarla ai denti, stringe con forza e cerca una vena sfruttabile, non che ne siano rimaste poi molte.

"Nato nel peccato a entrare sia invitato..prego Malachy...o dovrei dire Malakee?"

Quando lo stantuffo preme l'orribile mix dentro la vena, riprende a respirare e si lascia cadere nuovamente di schiena sulla moquette fissando il soffitto con gli occhi spalancati e le braccia larghe, la siringa che ancora dondola dalla vena, un sorriso che si disegna sulle labbra mentre inarca la schiena con un mugolio, colto da un piacere indescrivibile quanto inimmaginabile.

"Per oggi è tutto amici di Cleveland, vi lascio con il nuovo singolo dei..."

La radio continua a gracchiare, il presentatore ha nuovamente la sua voce, il suo accento è Americano, non più irlandese, la musica riempie la stanza e lui mugola estasiato, gli occhi girati all'indietro.

I have made the big decision
I'm gonna try to nullify my life
'Cause when the blood begins to flow
When it shoots up the dropper's neck
When I'm closing in on death
And you can't help me now, you guys
And all you sweet girls with all your sweet talk
You can all go take a walk